Sondaggio sulle aree dismesse: risultati

sondaggio risultati bannerL’Urban Center Bassano ha tra i suoi obiettivi la comunicazione sulle trasformazioni urbane in atto nel territorio bassanese, la promozione del dibattito tra cittadini e istituzioni sui progetti non ancora previsti e programmati. L’UCB ha indetto un sondaggio su alcune aree dismesse che possono diventare un’occasione di riqualificazione di alcune parti di città.

L’obiettivo principale era il comprendere quali sono le priorità per i cittadini, e le aree che la cittadinanza ritiene più importanti, per dare un contributo attivo ai temi di confronto che si porranno durante la campagna elettorale. Il sondaggio conteneva tre domande aperte: la scelta dell’area da riqualificare prioritariamente, le funzioni possibili da insediare e una preferenza sulle attività future dell’UCB. Le aree erano state selezionate perché emblematiche rispetto ai temi urbani e ambientali più frequenti in tema di aree dismesse: la bonifica di aree industriali in disuso, la difficoltà di individuare funzioni idonee per la valorizzazione del patrimonio sia pubblico che privato, i temi del recupero ambientale, solo per citare alcuni esempi. Erano incluse sia aree pubbliche che private, ma senza l’intenzione di entrare nel merito di eventuali proposte di soggetti che hanno già presentato istanze alla pubblica amministrazione.

Secondo i partecipanti dovrebbero essere per prime oggetto di riqualificazione le seguenti aree:

  1. Ex Ospedale Civile
  2.  Ex Macello sulla destra Brenta
  3. Ex Conceria Finco a Campese

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Più variegata la risposta su quali funzioni/servizi potrebbero essere insediate nella riqualificazione di questi luoghi. La maggior parte delle risposte evidenziano la necessità di nuovi spazi per attività lavorative e culturali. Non spazi espositivi o museali, dove la fruizione culturale avviene in modo “passivo”, quanto piuttosto luoghi del fare: spazi dove poter intraprendere nuove attività lavorative, artigianali, culturali e imprenditoriali, aperti soprattutto ai giovani e a chi desidera avviare una nuova esperienza lavorativa. Spazi non monofunzionali ma dove diverse attività siano integrate insieme, il cui filo conduttore è la produzione culturale ed imprenditoriale, così come l’incontro e lo scambio di esperienze e non la mera fruizione dello spazio espositivo. Tra le preferenze più frequenti, è stata indicata la disponibilità di spazi per l’avvio dell’attività da parte di giovani lavoratori, sia nell’ottica del solo co–working che quale sede di start – up.

E’ risultata modesta la richiesta di funzioni tradizionali, come la residenza e il commercio, sia al dettaglio che la grande distribuzione. Di seguito una rappresentazione aggregata delle risposte, sintetizzate per macro-categorie.

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Il sondaggio ha consentito di raccogliere importanti dati di tipo contenutistico: ulteriori approfondimenti riguarderanno le ragioni per cui determinati luoghi sono ritenuti problematici, non solo quindi gli spazi ma in che modo le funzioni/i servizi proposti andrebbero a gestire le criticità e con quale impatto. L’esperimento promosso da Urban Center Bassano rappresenta un primo importante strumento che verrà utilizzato anche in futuro per avvicinare e comprendere le reali esigenze della cittadinanza sui temi della riqualificazione urbana, sociale ed economica nel nostro territorio.

Prossimi appuntamenti

L’Urban Center metterà al centro di un dibattito le istanze emerse dal sondaggio, i luoghi del fare, promuovendo iniziative volte alla creazione di una piattaforma permanente utile alla creazione di tali attività nel territorio bassanese. Nelle prossime settimane si terrà una tavola rotonda con esperti e portatori di interessi diffusi a cui seguirà un incontro/dibattito con i candidati sindaco alla elezioni amministrative 2014.

Per maggiori informazioni e aggiornamenti: I luoghi del fare