Fin che la barca va – Bassanonet

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Questa poi! Mentre a Bassano del Grappa il sofferto restauro del Ponte Vecchio fa riemergere periodicamente la questione di come raggiungere la sponda opposta del Brenta dal centro storico e viceversa nei periodi di chiusura forzata del manufatto al traffico pedonale, scopriamo che nel secolo scorso i bassanesi e gli abitanti della Vallata non si facevano troppi problemi per spostarsi tra le due rive del fiume.
Altro che passerelle o ponti Bailey: bastava prendere il traghetto. Salendo sulle antenate degli odierni bus navetta: cinque imbarcazioni utilizzate per traghettare il Brenta e autorizzate ufficialmente allo scopo a partire dal 1938.
Tra queste c’era anche la vecchia barca di legno che da ieri è esposta temporaneamente nella Loggia del Municipio e che in realtà aveva solcato le acque del fiume già dalla metà degli anni ’20. Costruito in quel periodo dal falegname Andrea Facchin – detto “Pesse” – di borgo Paoletti per la famiglia Benetti di San Lazzaro, il datato natante ha continuato a svolgere per decenni il suo regolare e onorato servizio di trasporto fluviale.
Fino al 1966, anno del suo ultimo viaggio a seguito della disastrosa alluvione che colpì i territori della Valle del Brenta.
La storica barca, ancora di proprietà della famiglia Benetti, è stata recuperata grazie a Fulvio Bicego e Sandro Grispigni Manetti che hanno eseguito il restauro grazie anche ai consigli tecnici avuti da uno “Squero” di Venezia, per poterla presentare durante la sagra di quartiere “San Lazzaro in Festa” e per consegnarla quindi, dopo l’esposizione in Loggia del Comune, all’Urban Center di Bassano. Collocato, non a caso, in quel Porto di Brenta che fungeva anticamente da punto di attracco per le imbarcazioni che trasportavano persone e merci in città. E dove la futura collocazione della vecchia barca dei Benetti potrebbe anche ispirare nuove iniziative. Fonti vicine all’Associazione Urban Center Bassano ci riferiscono infatti che non è poi così lontana dalla realtà l’ipotesi, attualmente allo studio, di ricostituire un servizio di traghetto tra le due sponde del Brenta, magari nella bella stagione e a beneficio soprattutto dei turisti. Ma si tratta al momento di una congettura che attende un’opportuna valutazione di fattibilità.
Intanto riscopriamo la barca di legno costruita dal “Pesse”. Qualche toco, irrecuperabile, è andato perduto ma nonostante i suoi quasi cento anni sul groppone fa ancora la sua bella figura. A modo suo, si tratta di uno straordinario eppure poco conosciuto simbolo della storia della nostra città e del legame con il suo fiume.
Collocato, provvisoriamente, in un luogo a sua volta da riscoprire: la Loggia del Municipio di Bassano che gode di un recente restauro degli affreschi e delle parti lapidee del loggiato grazie all’intervento della Promo BassanoPiù con la famiglia Loss e che dal 1 giugno, per volontà dell’Amministrazione comunale, è fruibile dai bassanesi e dai turisti che giungono in città, che la possono visitare gratuitamente negli stessi orari del Museo Civico (tutti i giorni dalle 10 alle 19, chiuso il martedì).
E fin che la barca va – anche in senso metaforico -, andatela a vedere.

 

[da bassanonet.it]