Viaggio nel Veneto delle Qualità

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Presentazione della ricerca “Banca delle qualità del Veneto”

promossa dalla Fondazione Symbola

Padova, 14 gennaio 2013. Dove è nato il brevetto che sfrutta la tecnica della riflessione totale per l’illuminazione pubblica a LED, consentendo di risparmiare fino al 70% di energia rispetto ai tradizionali lampioni al sodio e il 30% rispetto a quelli a LED attualmente sul mercato? O la prima pasta italiana di grano duro a chilometro zero? In quale regione ha sede l’azienda leader nell’estrusione del legno composito ed ecologico, tanto da aver fabbricato i materiali di cui si compongono i pontili di Venezia su cui passano ogni anno 20 milioni di turisti? Dove si trova un centro per il riciclo capace di trattare 80 tonnellate al giorno di rifiuti secchi industriali e urbani con una quota di recupero del 99%? E dove sono nati i pannelli isolanti ecocompatibili realizzati con fibre di abete mineralizzate rivestite da un legante minerale che resistono senza colpo ferire agli agenti atmosferici? O ancora, dove si costruiscono ceramiche moderne che coniugano il riciclo di scarti e rifiuti all’alta qualità per realizzare pavimenti di lusso ecosostenibili ed apprezzati nel mondo? C’è una risposta che risponde a tutte queste domande: in Veneto.

I casi citati sono solo alcune delle eccellenze di questa regione, locomotiva del nostro Nord Est, che Fondazione Symbola e Federparchi raccontano in Viaggio nel Veneto delle Qualità, studio realizzato in collaborazione con eAmbiente e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Alla presentazione della ricerca Viaggio nel Veneto delle Qualità, oggi a Padova presso Banca Antonveneta, sono intervenuti insieme al Presidente e al Segretario generale della Fondazione Symbola Ermete Realacci e Fabio Renzi: Giuseppe Menzi, Direttore generale di Banca Antonveneta; Gabriella Chiellino, Presidente eAmbiente; Aldo Bonomi, Direttore Consorzio AASTER; Innocenzo Cipolletta, Presidente Comitato Promotori di Venezia Nordest Capitale europea della Cultura per il 2019; Antonio Maconi, Nordesteuropa Editore Direttore Festival Città Impresa; Giorgio Piazza, Presidente Coldiretti Veneto; Giampiero Sammuri, Presidente Federparchi; Michele Vianello Direttore Generale Vega Park.

Il Viaggio nel Veneto delle Qualità guarda a questa regione come un vero e proprio laboratorio all’avanguardia nel Paese in fatto di green economy e qualità e raccoglie 20 casi di imprese di successo che si sono distinte nel segno della green economy, della qualità, dell’innovazione, della gestione responsabile delle risorse, dell’ambiente e del patrimonio sociale. 20 casi paradigmatici per creatività, ricerca, propensione a fare sistema, radicamento territoriale, centralità del capitale umano che emergono dall’insieme del panorama imprenditoriale, associativo e culturale veneto. E che confermano la green economy come leva strategica per affrontare la recessione e aumentare la propria competitività sul mercato globale. Non a caso proprio il Veneto, come emerso dal rapporto GreenItaly 2012 di Symbola e Unioncamere, è la seconda regione ‘verde’ italiana e conta su quasi 34 mila imprese green.

“Il Veneto è uno dei cuori manifatturieri dell’Italia – commenta Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola -. Un sistema produttivo variegato e di grande vitalità che, anche nella crisi, coniugando qualità, innovazione e territorio con la green economy sta rinnovando con successo il proprio tessuto imprenditoriale. La nostra indagine mostra infatti che nell’Italia che c’è si possono trovare le energie e i talenti per affrontare le sfide che abbiamo di fronte e guardare con più fiducia al futuro. A partire dalle esperienze che raccontiamo in questo rapporto e dalle 34 mila imprese che hanno investito in tecnologie e prodotti verdi”.

“L’attuale crisi, che tocca ampi settori economici e sociali – dichiara Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi – , ha avuto il merito di evidenziare la fragilità di modelli di sviluppo lontani dalle dinamiche e dalle vocazioni dei territori. Questa ricerca, frutto della preziosa collaborazione tra Fondazione Symbola e Federparchi, dimostra con esempi concreti che per molte realtà del nostro Paese come il Veneto, esistono reali spazi di impresa se si opera puntando sulla qualità, sulle caratteristiche locali e sulla sostenibilità ambientale, ovvero sui presupposti principali dell’esistenza di un’area naturale protetta. Questa totale coincidenza tra finalità istitutive di un parco e “green economy” rappresenta una responsabilità e una sfida per i parchi che, forti dell’esperienza e delle buone pratiche testimoniate anche in questo lavoro, sono pronti a cogliere insieme a chi vorrà investire insieme a noi sul nostro futuro”.
“Siamo felici di ospitare questa iniziativa – spiega Giuseppe Menzi, direttore generale Banca Antonveneta (Gruppo Montepaschi) – perché crediamo fortemente nel valore, anche strategico, di un approccio sostenibile. Da anni Gruppo Montepaschi e Banca Antonveneta stanno attuando una politica di sensibilizzazione a questi temi sia rivolta ai colleghi, per esempio adottando politiche di mobility management, che nei confronti dei nostri clienti, sostenendo la produzione di energia pulita con finanziamenti specifici come Welcome Energy. Il tema di oggi dimostra ancora una volta che il nostro territorio è capace di mettersi in gioco e rinnovarsi, anche nella crisi, e come Banca abbiamo il compito di accompagnare le imprese in questa nuova sfida”.
“Iniziare il nuovo anno con la presentazione del rapporto sulle aziende di qualità venete e’ di ottimo auspicio in questo momento storico di timore e rallentamento negli investimenti – commenta Gabriella Chiellino, Presidente eAmbiente -. Ora e’ il tempo per innovare i nostri processi e prodotti veneti, con attenzione al risparmio nell’utilizzo delle risorse sia per questioni ambientali che meramente economiche. Innovare e risparmiare penso siano le parole d’ordine del 2013”.
“Il Viaggio nel Veneto delle Qualità infonde ottimismo, fiducia e visione di futuro – chiosa Antonio Maconi – Direttore Festival Città Impresa, Nordesteuropa Editore – . Dimostra che il Veneto e il Nordest sono tra le aree in Italia in cui si promuove e produce maggiormente qualità, ma anche che innovazione, produttività e cultura sono intrinsecamente correlati. Innovare, fare sistema e valorizzare imprese e territori è la strada giusta per la crescita. Tuttavia i dati relativi all’imprenditoria giovanile risultano essere il nostro tallone d’Achille. Ed è in questa direzione che Nordesteuropa proseguirà, nel 2013, la propria azione di scoperta e valorizzazione della “qualità a km 0”.

In Veneto, nell’ultimo quadriennio, quasi un’impresa industriale e terziaria (con almeno un dipendente) su quattro ha investito in tecnologie green a maggior risparmio energetico e/o a minor impatto ambientale: si tratta per la precisione di circa 33.900 imprese, che rappresentano quasi il 10% di tutte le aziende che hanno investito nel green in Italia (solo la Lombardia con il 19,3% ha contribuito di più), nonché il 24% del totale regionale (contro il 23,6% della media nazionale). Gli investimenti in tecnologia green sono finalizzati per il 20% al processo produttivo, per il 14% a al prodotto e per il 66% per la riduzione dei consumi.
Per quanto riguarda le province venete Padova si colloca al primo posto con 6.966 imprese green, equivalenti al 25,1% del totale delle imprese della provincia. Seguono da vicino Treviso con6.570 imprese verdi (26,4%), Vicenza 6.082 imprese (24,3%), Verona 5.781 imprese green (22,1%) e Venezia con 5.658 imprese verdi (22,8%); quindi Belluno con 1.493 imprese green (26,5%) e Rovigo 1.346 imprese (20,1%). La buona performance del Veneto si conferma anche per quanto riguarda le provincie: ben cinque figurano nelle prime venti posizioni (Padova, Treviso, Vicenza, Verona e Venezia tra l’ottava e la sedicesima posizione) nella graduatoria nazionale delle provinciale per numero di imprese green.
Protagonisti di questo processo di riqualificazione in chiave sostenibile sono, tra gli altri, i settori del made in Italy in cui la Regione è più specializzata: dal legno-arredo alla concia, dall’agricoltura alla meccanica. Da questo punto di vista, il Veneto ben rappresenta la trasversalità della green economy italiana: anche qui, infatti, a trainare la “rivoluzione verde” troviamo non solo i nuovi settori legati alle fonti rinnovabili, al risparmio energetico e alla gestione dei rifiuti, ma anche migliaia di piccole e medie imprese manifatturiere.

(riassunto della presentazione curato dall’Ufficio Stampa di Fondazione Symbola)