Polo museale di Santa Chiara

Descrizione

11-bannerL’area interessata è situata all’interno del centro storico a ridosso delle trecentesche mura viscontee, un tempo parte del Monastero delle Clarisse, poi destinata ad improprio uso militare con la denominazione di Caserma Cimberle-Ferrari, con l’edificazione di edifici non coerenti con un centro storico (scuderie, depositi), attualmente in uno stato di avanzato degrado.

Acquistata dal Comune negli anni ’80 (il cedente fu il Ministero della Difesa) è rimasta praticamente inutilizzata, costituendo motivo di disagio in un centro storico vivo e vivace, ma con attuali problematiche emergenti.
La Città di Bassano del Grappa però ha predisposto un programma di riuso e valorizzazione di quel sito, denominato Polo Museale Culturale di Santa Chiara, i cui contenuti fondamentali sono i seguenti:

  • Museo di storia naturale, destinato ad ospitare cinque straordinarie collezioni, frutto di altrettante donazioni, ora giacenti nei depositi del Museo Civico: quella zoologica (oltre 800 esemplari frutto della recente donazione da parte della Fondazione Luca), quelle storiche (la mineralogica della donazione Brocchi e gli straordinari erbari della donazione Parolini-Montini) e per completare da un lato la splendida collezione di farfalle e coleotteri della donazione Meneghetti e dall’altro l’altrettanto interessante collezione di conchiglie derivanti dalla donazione Nisters.
  • Museo dell’Automobile Bonfanti-Vimar in trasferimento dall’attuale sede decentrata di Romano d’Ezzelino: oltre alla tradizionale formula delle mostre a rotazione già in atto è prevista la “Galleria del Motorismo, Mobilità ed Ingegno veneto”, vetrina del contributo degli “uomini veneti” al progresso scientifico e tecnologico universale; la “galleria” ha mosso l’interesse di altri quattro musei dell’automobile e della tecnica di Barcellona, Lubiana, Brno e Cracovia che hanno presentato un progetto di rete e di valorizzazione coordinata al Dipartimento del Turismo della Comunità Europea a Bruxelles.

12-mappaParallelamente alla destinazione museale, il piano prevede delle infrastrutture (una grande piazza, i relativi collegamenti con le parti vitali del centro storico e con le infrastrutture di parcheggio esistenti appena fuori la cinta muraria, anche attraverso il recupero di percorsi storici come “il camminamento delle pietre a ridosso delle mura viscontee).

Il progetto porta la firma dell’arch. Carlo Aymonino e dello Studio Sintecna di Torino; è già stato redatto ed approvato il progetto definitivo (€ 17.950.000,00); è stato pure approvato un progetto esecutivo di 1° stralcio (Euro 11.500.000,00 con il programma di aprire il cantiere per l’inizio del 2012), mentre il progetto di 2° stralcio (Euro 6.450.000,00) è in attesa di  finanziamento (quindi con non ipotizzabili tempi di realizzabilità).
E’ stato pure realizzato un progetto di massima per l’allestimento del Museo di Storia Naturale per un costo previsto di Euro 1.600.000,00: anche per questo progetto è in corso l’operazione di fund-raising.

Obiettivi

  • recupero e riuso di un’area degradata del centro storico, a ridosso delle trecentesche mura viscontee;
  • realizzazione di un polo museale di eccellenza e visibilità, articolato nei suoi contenuti, punto focale di una strategia complessiva di valorizzazione dell’intero territorio anche nell’ambito del più ampio comparto del turismo culturale;
  • realizzazione di un intervento esemplare dal punto di vista architettonico, con l’inserimento di una moderna architettura di qualità che verrà a completare così la stratificazione dei modelli architettonici che caratterizzano lo sviluppo storicotemporale del centro storico di Bassano e dei centri storici in generale.

La proposta

13-piazzaSul sedime dell’attuale area degradata sorgeranno gli edifici del Polo Museale Culturale di Santa Chiara le cui caratteristiche possono essere così sinteticamente riassunte:
I tre edifici principali, che verranno costruiti sul sedime delle vecchie caserme, saranno interamente dedicati ai Musei; sempre ai Musei sarà destinata la superficie interrata ricavata sotto la piazza. A sud verrà edificato un piccolo fabbricato che fungerà da ingresso e biglietteria dei musei, book-shop e caffetteria. La piazza assumerà un aspetto unitario e potrà essere utilizzata in tutte le stagioni con le più diverse funzioni (mostre, mercatini, esposizioni temporanee). Lo spazio dedicato ai due Musei verrà distribuito lungo i quattro piani – un piano interrato e tre piani fuori terra – degli edifici che circondano la piazza. Il visitatore, dopo essere entrato nella piazza attraverso il “Camminamento delle pietre”, il Viale delle Fosse, o la successione di cortili che la collegano alla via Jacopo da Ponte, potrà accedere al complesso museale tramite l'”Edificio di Accoglienza” (edificio sud – C), dove troverà la biglietteria e le zone di informazione. Di qui scenderà al piano interrato dove sono situati l’ingresso sia del Museo di Storia Naturale che del Museo dell’Automobile.
Il percorso museale inizierà nell’interrato, salirà direttamente al secondo piano per ridiscendere, attraverso i piani primo e terra, nuovamente al piano interrato. A questo punto il visitatore potrà decidere se intraprendere la Visita all’altro Museo o uscire, risalendo nell’atrio dell'”Edificio di accoglienza”, dopo una sosta al book-shop e alla caffetteria.
Il percorso si svolgerà quindi lungo i quattro piani del museo ritornando sui suoi passi senza mai ripassare dalle stesse sale: ciò consentirà di strutturare l’allestimento nel modo più libero possibile (per aree tematiche, per periodi cronologici…) ed il visitatore potrà decidere di volta in volta se seguire tutto l’itinerario o privilegiare alcune sezioni.

Museo civico di Storia Naturale

14-sezioneIl Nuovo Museo di Storia Naturale nasce dall’esigenza di trovare una collocazione più ampia, più adatta e più autonoma alla Sezione Naturalistica del Museo Civico di Bassano del Grappa. Questa nuova sede sarà dedicata alla descrizione dell’ambiente naturale del territorio bassanese e consentirà di riunire, riorganizzare, valorizzare ed esporre le collezioni naturalistiche storiche e recenti, patrimonio del Comune di Bassano. La costruzione di questo nuovo museo deriva dunque da un lato dalla necessità di ricollocare le collezioni, ampliatesi nel tempo, dall’altro dall’esigenza di adeguare l’impostazione dell’esposizione rispetto ai recenti dettami museologici. L’Architettura del Contenitore deve dunque prevedere la disponibilità di spazi che possano assolvere a tutte le funzioni che attengono un Museo moderno, in cui la parte espositiva è solo uno degli obiettivi. Una nuova e rinnovata importanza andrà data anche agli altri ruoli fondamentali: la raccolta, la conservazione, lo
studio e la divulgazione scientifica. Bisogna inoltre considerare che il Museo si rivolgerà ad un’utenza ampia: giovani ed adulti con diversi livelli di scolarizzazione, gruppi o singoli individui. Ed i percorsi di visita dovranno offrire a tutti gli utenti un processo di apprendimento attivo.

Museo dell’Automobile “L. Bonfanti – Vimar”

La nuova sede del Museo dell’Automobile “L.Bonfanti-Vimar” nasce con l’intento di diventare un punto di riferimento storico-tecnico nel settore del motorismo. Il museo dovrà disporre di sezioni a rotazione tematica, spazi per esposizioni permanenti e diventare vetrina delle capacità inventive e imprenditoriali della regione Veneto. Gli ambienti del Museo si svilupperanno su quattro piani per una superficie di circa 2750 mq. Gli spazi saranno altamente flessibili, autonomi ma allo stesso tempo interconnessi al fine di consentire al Museo la capacità di adattarsi alle diverse esigenze espositive. L’interconnessione non sarà solo tra interno-interno ma anche tra interno-esterno in quanto facciate interamente vetrate consentiranno di percepire la Piazza come punto di ritrovo sociale, di scambio ma soprattutto promotrice delle tematiche che volta per volta verranno affrontate nel Museo.

Il progetto definitivo dell’intervento è stato già approvato con delibera di Giunta Comunale e può contare su tutte le autorizzazioni di tipo urbanistico ed architettonico, rispondendo sotto questo punto di vista alle caratteristiche dell’immediata cantierabilità. Il costo complessivo previsto nel progetto definitivo è di Euro 17.950.000 sul quale sono già confluite risorse per Euro 11.500.000, 10/milioni da parte della Fondazione Cariverona e 1,5/milioni da parte del Comune di Bassano del Grappa: a questo proposito è da sottolineare come la convinzione della città sul progetto trovi proprio dimostrazione nella cospicua risorsa economica messa a disposizione dal bilancio comunale
in un momento nel quale, come è noto, la finanza locale si trova in condizione di estrema sofferenza, il Comune di Bassano del Grappa nella consapevolezza che le risorse disponibili non potevano più a lungo tenersi congelate, ha realizzato un progetto esecutivo di primo stralcio funzionale che prevede la realizzazione dell’intero piano interrato e della parte fuori terra degli edifici destinati al museo di storia naturale. Questo stralcio esecutivo ha una previsione di spesa di Euro 11.500.000, già finanziata, e che ha consentito l’appalto delle opere e il recente avvio delle stesse a luglio 2012.

L’allestimento… e tornarono a vivere

L’allestimento proposto segue la traccia indicata dal Conservatore della Sezione Naturalistica del Museo secondo la suddivisione proposta in 5 sezioni organizzate.
Come punto di partenza si è cercato un filo conduttore che possa aiutare il visitatore, e in particolare modo i ragazzi delle scolaresche, a collegare le numerose e variegate collezioni che costituiscono il patrimonio di questo Museo.
La “sceneggiatura” proposta e quella di narrare la storia (o più storie) di una migrazione partendo dal pretesto della collezione ornitologica della Donazione Luca esposta nella sezione Ambiente Brenta.
Il viaggio, ma anche le difficoltà, la selezione naturale, le stagioni, il paese di arrivo e di ritorno di un uccello “migratore”, preso ad esempio, potrebbe condurre e coinvolgere il visitatore in un percorso che non sia solo scientifico ma anche emotivo. E potrebbe essere di spunto per trattare molti temi come la biodiversità, la salvaguardia, l’estinzione non solo nei loro aspetti scientifici ma anche antropologici e culturali.
Immaginiamo dunque di accedere al Museo dal piano terra e, dopo aver posato borsa e cappotto, iniziare il percorso di visita scendendo, attraverso la scala scenografica, al piano interrato:

1. Sezione storica

01-storicaLa sezione storica è costituita dalla ricostruzione del gabinetto scientifico di Parolini e dello studio di Brocchi.
Le scenografie riproporranno arredi ed atmosfere ottocentesche ma saranno coadiuvate da sistemi audio e video che contribuiranno a raccontare quel clima di entusiasmo, curiosità e passione in cui senz’altro hanno lavorato i due scienziati. Si propone la registrazione di un attore nei panni di Parolini che introduca il visitatore sui temi del Museo. Essa sarà visualizzata su uno schermo anche con funzioni interattive in modo che i più curiosi possano ascoltare il racconto, fare delle domande e iniziare subito con una partecipazione attiva alla visita.
Anche la figura di Brocchi sarà raccontata in maniera coinvolgente attraverso i suoi viaggi, i suoi taccuini , i suoi diari.

2. Sezione geopaleontologica

2.1. Galleria mineraria

02-geopaleoLa galleria mineraria sarà un percorso suggestivo ed immersivo verso le profondità della terra. Non essendo possibile realizzare un dislivello senza togliere spazio prezioso all’esposizione e senza creare barriere architettoniche, si suggerisce una scenografia con un controsoffitto inclinato e quinte laterali scorciate che esasperino la prospettiva e illudano ad una situazione di discesa.

L’ambientazione sarà buia e saranno illuminati solo i reperti più significativi della collezione mineralogica.
Un ologramma potrebbe riprodurre le eruzioni vulcaniche ed altri effetti luce/video contribuiranno ad entrare in una condizione fortemente immersiva. Alla fine di questo primo percorso si aprirà uno spazio di approfondimento con un microscopio per apprezzare le immagini di sezioni sottili di vari tipi di rocce.

2.2. Rocce e fossili

La seconda parte è costituita da una risalita dalle profondità della terra verso il mare, attraverso i milioni di anni per raccontare le formazioni delle prealpi venete e poi della Linea di Bassano fino alla sedimentazione su cui sorge la Città: il tutto raccontato con “zoomate” verso una conoscenza sempre più locale delle trasformazioni avvenute. La collocazione fisica della Città rispetto al suo territorio ed ai suoi rilievi, rappresentata da un plastico, consentirà di collegarci con l’ argomento successivo.

3. Sezione Ambiente Brenta

03-ambienteIn questa sezione i visitatori inizieranno una passeggiata lungo il Brenta in due diverse stagioni: la tarda primavera e l’autunno. I suoni, le proiezioni, i fondali porteranno le persone nel bosco per conoscere gli ambienti ripari ed i biotipi umidi. In questa parte sarà esposta la collezione ornitologica della Donazione Luca e saranno illustrate le migrazioni degli uccelli. Il visitatore potrà conoscere un “migratore”, adottarlo, e seguirne il viaggio e le sorti attraverso le varie sezioni del museo fino ad accompagnarlo alla sua meta finale, nella stanza dei continenti (piano 2°- sezione zoologica – vertebrati).
L’ultima parte di questa sezione sarà dedicata ad un approfondimento sui temi dello sviluppo e della salvaguardia del territorio locale. Una o più telecamere potrebbero riprendere alcuni paesaggi in tempo reale per raccontare cosa sta accadendo al visitatore…

4. Sezione Botanica

04-botanicaLa sezione botanica, per le caratteristiche di estrema fragilità e sensibilità alla luce degli erbari, ricorrerà ad un sistema espositivo di vetrine, possibilmente condizionate, in cui vengano esposti i fogli originali a rotazione. Al centro della stanza si collocheranno dei tavoli divisi a scacchiera in cui il visitatore potrà ammirare un foglio originale e di fianco sfogliare, grazie ad un touch-screen, un erbario nella sua completezza. Una biblioteca multimediale consentirà di cercare, conoscere ed approfondire gli interessantissimi contenuti della biblioteca Parolini. Modelli fuori scala di piante, collocati nelle zone più prossime alla vetrata, consentiranno un approccio più divulgativo della materia.

Nella zona di ingresso il racconto del viaggio del “migratore” sarà il pretesto per collegarci alle caratteristiche naturalistiche del paesaggio locale.

 

5. Sezione Zoologica

5.1. Sottosezione invertebrati

05-zoologiaLa sezione zoologica invertebrati accoglierà le collezioni entomologiche e malacologiche in apposite vetrine, la documentazione storica dei Meneghetti. Una piccola sezione sarà riservata all’attività del Servizio Cites.
Per rendere più suggestivo l’approfondimento di questi temi su alcuni schermi posti a parete saranno proiettati ambienti acquatici, voli di farfalle ed ambienti esotici.

5.2. Sottosezione vertebrati

La sezione zoologica vertebrati sarà quella più spettacolare per la presenza di mammiferi provenienti da tutto il mondo. Poiché i locali a disposizione non permettono di contestualizzare i continenti in 4 diversi diorami si propone un unico grande allestimento centrale che raduni la collezione in una metaarca che simbolicamente rappresenti la necessità e l’urgenza di salvaguardare gli animali ed i loro habitat.
Al fondo di questa galleria si aprirà uno schermo 3d per poter assistere a spettacoli a rotazione che offrano allo spettatore di vivere un’avventura nei paesaggi più suggestivi dei 4 continenti.
Lo spazio forum sarà dedicato alla programmazione di documentari e dibattiti per approfondire i temi della biodiversità, dell’estinzione, della salvaguardia.
Nel frattempo il “migratore” sarà giunto nel suo paese di destinazione ed il visitatore lo saluterà nella promessa di un nuovo ritorno, di entrambi, in questi luoghi.

6. Soluzioni tecnologiche

Un moderno museo deve insegnare divertendo. Perciò l’allestimento dovrà avere una forte caratteristica attrattiva, senza che ciò prescinda dalla sua funzione divulgativa e conservativa.
Le nuove tecnologie multimediali ed informatiche consentono di realizzare allestimenti di grande impatto scenografico e di trasferire informazioni e conoscenza ad un grandissimo numero di utenti, rapportandolo all’età e al grado di scolarizzazione di ciascuno.
In questo senso il nuovo Museo di Storia Naturale sarà equipaggiato con una serie di “attrezzature” tecnologiche che garantiranno al visitatore un coinvolgimento emozionale e gli consentiranno di approfondire gli argomenti per lui più interessanti.

Nel contempo, il museo sarà dotato di una serie di accorgimenti che permetteranno di trasportarne i contenuti fuori dalle “mura”, sul territorio: reti wireless, sistemi RFID per lezioni e visite a distanza permetteranno alle scolaresche di iniziare un percorso didattico virtuale che sarà poi approfondito con la visita in situ.

Le tecnologie proposte per l’allestimento del museo naturalistico di Bassano del Grappa stimoleranno i sensi e la curiosità del visitatore.
In particolare:

  • l’udito – effetti sonori: i diffusori sonori e gli ombrelli sonori contribuiranno a creare i rumori e i suoni dell’ambiente naturale.
  • la vista – effetti speciali: i proiettori e gli schermi serviranno per immergere il visitatore nell’ambiente da cui provenivano i reperti mineralogici e fossili, in cui cresceva la flora e vivevano gli animali
  • il tatto – effetti sensoriali: i video libri e i Touchscreen saranno utilizzati per facilitare la comprensione e visualizzare la ricchezza delle collezioni
  • la curiosità: Codici QR (codici bidimensionali) saranno applicati sulle vetrine o sugli oggetti e consentiranno di ricevere sul proprio I-phone informazioni contenuti scientifici e di approfondimento legati al reperto in visione.

L’utilizzo di queste tecnologie sarà di supporto ai contenuti scientifici dell’esposizione in modo che l’esperienza conoscitiva non sia solo di tipo intellettuale, ma anche emozionale e relazionale per un arricchimento personale.

  

Fonti:

  • Museo Civico di Storia Naturale _ L’allestimento … e tornarono a vivere, a cura di Museo Civico di Bassano del Grappa
  • Contributo dell’Arch. Massimo Vallotto (delegato della fondazione Bonfanti per il polo di Santa Chiara)

 


 

02/07/2013: Riceviamo e pubblichiamo un contributo dell’ing. Giovanni Sanna. Le immagini sotto riportate provengono da un rendering eseguito dallo stesso ing. Sanna per valutare l’impatto visivo della costruzione del nuovo polo museale.

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[Settembre 2013]

Di seguito un articolo tratto da “B@ssano news” Settembre/Ottobre 2013 sull’incontro pubblico di presentazione del nuovo Polo Museale-Culturale Santa Chiara

“Bassano news” Settembre/Ottobre 2013 – “Tris d’assi per il Santa Chiara”